In questa sezione, inserirò tutti i film che, in qualche modo, possono avere una relazione con il mio lavoro di formatore, ma non solo.

La parola ai giurati, regia di Sidney Lumet, 1957

Oltre ad essere un magnifico film, questo primo film di Lumet è straordinariamente interessante per vedere in atto dinamiche di comunicazione assertiva. Il personaggio di Henry Fonda è l’esemplificazione dell’uomo assertivo: rispetto per gli altri e rispetto per sé. Da vedere.
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Si può fare, regia di Giulio Manfredonia, 2008

Un film sul lavorare insieme, sulla motivazione e sulla capacità di vedere i punti di forza delle persone nei loro (apparenti) punti di debolezza. Un film omaggio alle tantissime cooperative sociali d’Italia.
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Manhattan, regia di Woody Allen, 1979

Un film sulla bellezza di una parte di città per dire della bellezza della vita e delle persone che abbiamo intorno. Occhio all’ultima frase del film!
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Il mio amico Eric, regia di Ken Loach, 2009

Un film divertente ed intelligente per raccontare quanto sia importante essere in tanti per ottenere risultati importanti. Il film sul gioco di squadra, se poi come allenatore hai Eric Cantona…
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Il grande dittatore, regia di Charles Chaplin, 1940

La rappresentazione comica e tragica del potere. Pieno di giochi e spunti per comprendere come il potere si comunica a livello non verbale (e verbale). Un bellissimo film.
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Le due vie del destino – The Railway Man

E’ un film del 2013 diretto da Jonathan Teplitzky con protagonisti Colin Firth e Nicole Kidman. Un film intenso sulla guerra e ciò che lascia nelle persone, vincenti e sconfitti. Un film sull’importanza del perdono. Una storia vera e per questo ancora più bella.

I love Huckabees – Le strane coincidenze della vita, regia di David O. Russel, 2005

Un film sulla ricerca esistenziale. Un film non perfettamente riuscito, tutt’altro, ma che almeno prova a trattare un argomento interessante e difficile, in modo diverso. La trama vede il protagonista principale ingaggiare due detective esistenziali per capire il senso di una serie di incontri che ha avuto. Da lì parte tutto un vaudeville a volte anche confuso, un po’ prolisso, divertente e strano, che conduce il protagonista stesso a comprendere in che senso “siamo tutti connessi”. Bello l’esempio della coperta per spiegare che cosa significhi avere una visione olistica. David O. Russel ha anche fatto Three Kings, un film più riuscito che, senza parlare direttamente della guerra, mostra la terribile tragedia della guerra in Iraq. Apprezzo la sua voglia di cercare strade diverse dal solito film americano.
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Margin call, regia di J.C. Chandor, 2011

Un film sugli attimi prima dell’inizio della crisi del 2008. Un film sul perché è venuta questa crisi. Un film sulla democrazia e il suo rapporto con il denaro.
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Oltre il giardino, regia di Hal Asbhy, 1979

Penultimo film di Peter Sellers, è un film tratto dal romanzo di Jerzy Kosinski Presenze. E’ una divertente parabola sulla società e il suo rapporto con la TV. Ed è un film su come sia facile fraintendersi quando si tratta di andare oltre il proprio giardino.
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Harry Potter, la saga

Lo so, qualcuno dirà: ma come Harry Potter!? Ebbene sì, Harry Potter. Ci sono arrivato tardi e per caso e poi ci sono rimasto sopra per sei mesi. I libri sono sicuramente migliori dei film, ma i film sono abbastanza rispettosi. Perché Harry Potter? Perché a dispetto di quello che sembra (un racconto per ragazzi – connotazione negativa) è proprio un racconto per ragazzi e adulti che vogliono crescere meglio possibile. Perché parla del nostro rapporto con la morte, della nostra rabbia nei confronti della Vita, della nostra difficoltà ad accettare la diversità. Perché è su come, crescendo, s’impara a fare pace.
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Moglie e marito, di Simone Godano, 2017

Una commedia di fantascienza fatta in casa, in tutti i sensi. Un film che gioca sui luoghi comuni, ma mette in risalto la necessità di comprendersi veramente, mettendosi (letteralmente) nei panni dell’altro. Strepitosi gli attori: Pierfrancesco Favino e Katia Smutniak.

Angel-A, regia di Luc Besson, 2005

Un film che parla dell’importanza di guardarsi con attenzione, creatività e benevolenza. Senza assoluzione o indulgenza, ma responsabilmente, valutarsi per quello che si è. La verità su di sé, l’autenticità, è una delle più grandi conquiste. Angel-A è una fiaba sul valore di ciascun essere umano.
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Invictus, regia di Clint Eastwood, 2009

Un film su una storia vera (consiglio il libro di John Carlin,Ama il tuo nemico) che è, anche, una storia esemplare di come affrontare conflitti e motivare le persone. La figura di Mandela, anche se qui è quasi idealizzata, può essere utile per ricordare a tutti noi che è sempre possibile un’altra strada.
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Coach Carter, regia di Thomas Carter, 2005

Questo film parla dell’importanza dello studio, parla di rispetto e chiarezza nelle regole e nella comunicazione. Ma soprattutto parla di quanto sia importante non avere paura della propria bellezza.
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La conversazione, regia di Francis Ford Coppola, 1974

Questo film parla dell’importanza dello studio, parla di rispetto e chiarezza nelle regole e nella comunicazione. Ma soprattutto parla di quanto sia importante non avere paura della propria bellezza.
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Words and pictures, regia di Fred Schepisi, 2013

Un film divertente sulla differenza tra parole ed immagini, letteratura e pittura, tra un uomo ed una donna.

Il sapore del successo, regia di J.Wells, 2015

Una (altra!) commedia sulla cucina e sull’ossessione del risultato (ma gli chef sono tutti così malati?) e sulla necessità di uscirne per ottenere dei risultati duraturi, insieme. La mistica dell’obiettivo a tutti i costi, del volere è potere, dell’iperconcentrazione e via banalizzando. E il suo fallimento umano. Film troppo semplice, facile, americano. Ma che ha un messaggio molto antiamericano e antisemplice. Anche se è buttato lì, quasi vergognandosene: relazioni umane = durata = successo.