La consapevolezza in comunicazione
22 Settembre 2021Rispettare i ruoli
4 Ottobre 2021In ogni scambio comunicativo, realizzato tra interlocutori che hanno una relazione paritaria (coniugi, amici, fratelli, colleghi…), possiamo attribuire numericamente un 50% di responsabilità a ciascuno degli interlocutori nell’orientamento che la comunicazione assume. Ora, accade che noi tendiamo a sottostimare il nostro contributo e sopravvalutare, invece, quello dell’altro. Così, in genere notiamo poco ciò che ci riguarda, mentre ci concentriamo fortemente su cosa fa o dice l’altro. Il nostro 50% diviene 10 e il 50% dell’altro diviene 90. Anche quando ci sembra di reagire a qualcosa che fa l’altro, dobbiamo ricordarci che siamo poco consapevoli di ciò che facciamo prima o durante la “reazione” dell’altro. Ora, essere responsabili significa appropriarsi fino in fondo della propria percentuale di contributo dato alla situazione, senza sconti (e senza fretta). Tutto questo calato nella pratica quotidiana significa prendersi del tempo per riflettere su come ci si comporta, chiedere agli amici, porsi una serie di domande: come ho contribuito a creare questa situazione insieme all’altro? Quali parole ho usato? Quali forme di comunicazione ho utilizzato?
P.S. Attenzione a coloro che invece tendono a darsi tutta la responsabilità di quello che accade. Anche questo non pare essere corrispondente a ciò che probabilmente sta accadendo.